TITOLO DEL MESE SETTEMBRE-OTTOBRE: “L’ORDINE DEL TEMPO” DI CARLO ROVELLI (2017)

Titolo del mese Settembre-Ottobre: “L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli (2017), pag. 207, Casa Editrice: Piccola biblioteca Adelphi, Prezzo: 14 euro.

Perché leggere questo libro? Carlo Rovelli, fisico teorico, ci racconta in modo divulgativo, il significato scientifico del concetto di tempo, uno dei misteri più grandi della nostra esistenza. Il mistero del tempo si interseca con il mistero della nostra identità personale, con il mistero della nostra coscienza. Il mistero del tempo ci inquieta e da sempre genera nuove emozioni, così profonde da aver generato nel tempo la nascita di filosofie e religioni.

Il libro scorre leggero, tra teoria della relatività, meccanica quantistica, intrecciandosi con richiami filosofici, religiosi e spirituali, avvicinandoci con garbo e delicatezza ad uno dei misteri ancora irrisolti del nostro esserci nel mondo, da cui nascono domande a cui ancora oggi difficilmente si può dare una risposta: che cos’è il tempo? Siamo noi a esistere nel tempo o il tempo esiste in noi? Cosa significa davvero lo scorrere del tempo? Cosa ascolto, quando ascolto lo scorrere il tempo?

Il libro, un intreccio di concetti di fisica teorica, filosofia, religione, introspezione personale, si può suddividere in tre parti.

Nella prima parte il fisico teorico Carlo Rovelli sgretola la nostra familiare immagine del tempo, cioè di un qualcosa che scorre uniforme e rituale in tutto l’universo. Un presente che corrisponda alla realtà che viviamo adesso, un passato fisso, immobile uguale per tutti, e un futuro aperto, ancora indeterminato sono concetti non veri, abbagli dovuti a visioni parziali, dettate da prospettive singole e non globali.

La seconda parte descrive il mondo privo della nostra temporalità, un mondo strano, senza tempo apparentemente alieno, ma sempre il nostro mondo, visto però da prospettive da cui non siamo abituati ad osservarlo.

La terza e ultima parte ricerca cosa abbia dato origine al tempo che noi conosciamo ed è il viaggio di ritorno verso il tempo perduto della prima parte del libro.

Il nostro tempo dipende dalla nostra prospettiva e il mistero del tempo riguarda più ciò che noi siamo, che di quanto riguardi l’universo.  Alla fine, il tempo siamo noi, siamo noi in questo spazio, una radura aperta dalle tracce della nostra memoria, all’interno delle connessioni dei nostri neuroni, nostalgia del passato e anelito verso il futuro. Il tempo, che forse talvolta ci angoscia, è alla fine un dono miracolosamente prezioso, che ci permette di esistere e di assaporare l’intensità chiara di ogni fuggevole e prezioso momento della vita.

NOTIZIE ULTERIORI

Questo libro ha ispirato la regista Liliana Cavani nella produzione di un film che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 31 agosto 2023.