IAAPs – Mosaici di Vita

INCONTRI IAAPs 2024

DAI CONFINI DELL’UMANO

Riflessioni psicoanalitiche ed artistiche sulla pace e sulla guerra

Venerdì 24 Maggio 2024, ore 20.45

Per partecipare in presenza: c/o Associazione Mosaici di Vita Via Casebianche, 88 – 30024 Musile di Piave (VE)
Per partecipare on line in diretta collegarsi a Zoom: https://us02web.zoom.us/j/3061482979

Per informazioni scrivere a boccalon.r@gmail.com

In un tempo in cui i “Venti di guerra” soffiano più forti ed allargano tragicamente i diffusi focolai della distruttività umana, si impone con urgenza il dovere di trovare spazi dove un pensiero, libero e riflessivo, possa offrire argini alle spirali regressive di scissioni e proiezioni contribuendo a declinare e diffondere orizzonti di dialogo. L’International Association for Art and Psychology ha pensato doveroso proporre un momento di riflessione sulla pace e sulla guerra, nella giornata del 24 maggio, anniversario dell’entrata dell’Italia nel vortice di quella che Papa Benedetto XV, nel 1917, aveva definito come “Inutile Strage”. Si intende offrire un contributo per focalizzare il perturbante interrogativo “Perchè la guerra?” che, dal carteggio tra Freud ed Einstein ai nostri giorni, interpella la psicoanalisi, la scienza, l’etica e la politica.

Il libro di poesie “Dai confini dell’umano”, appena pubblicato da Nevio Del Longo, ha offerto uno spunto tematico particolarmente significativo. L’autore, psicoanalista alla sua prima esperienza con il codice espressivo della poesia, ripercorrendo ed analizzando le tracce della memoria, rivisita il rapporto con il nonno che aveva combattuto sul Monte Grappa.
E’ colpito dal fatto che egli non facesse quasi parola degli eventi che avevano segnato la sua giovinezza, quasi a proteggere i nipoti, ma anche se stesso. Questo atteggiamento sembrava confermare che, anche nel suo caso, mancavano le parole per esprimere il “disperato dolor che il cor mi preme”. Il nipote, riconoscendo il silenzio del nonno come segno di un limite umano ed al tempo stesso come espressione di una capacità di contenimento, come un dono generoso, lo ricambia risuonando affettivamente la sua lontana esperienza e parlando per lui. Ero consapevole che per dare maggiore risalto ai brani poetici sarebbe stata opportuna la loro lettura da parte di un attore. Ricordando che don Saverio Fassina è specializzato in Psicodramma Analitico lo contattai per chiedere consiglio ed aiuto. Mi accennò all’Associazione Mosaici di Vita, realizzammo un incontro on line e si aprì, inaspettatamente, un vivace processo creativo che sembrava aderire naturalmente a quanto era scritto nel sito di quell’Associazione: “Tanti tasselli diversi per forma e colore, per intensità e spessore… uno accanto all’altro, danno vita a grandi opere d’arte”. Si è concordato che IAAPs e Associazione Mosaici di Vita organizzassero assieme l’evento, mettendo assieme le rispettive risorse, umane e materiali, come tessere di un mosaico. Dalla prima ipotesi di un evento solo on line si è arrivati al progetto di una partecipazione in diretta duale, con la presenza dei relatori e anche di una parte dei partecipanti vicino alle rive del Piave, un tempo “mormorante” e fronte di guerra, in un’antica casa rurale diventata particolarmente accogliente. Il mosaico si è via via arricchito di altre tessere. Un amico, psichiatra e collezionista d’arte, Giuseppe Resca, mi aveva fatto vedere un’opera di Giovan Battista Crema, da cui era stato particolarmente colpito: sembrava un’icona della disumanizzazione della guerra. Decisi che sarebbe stata l’immagine per la locandina. Uno studio più approfondito su tale artista mi ha permesso di conoscere anche altre sue opere che, nell’insieme, costituivano una narrazione iconica della guerra vissuta in prima persona. Allargando l’orizzonte dello studio ho avuto modo di incontrare i profili tragicamente convergenti delle opere di un altro pittore, Egger Lienz, nativo di Bolzano, che combatteva sul “fronte nemico”. Le opere dei due artisti/nemici mi sono sembrate come tessere che, se unite come in un mosaico, potevano dar vita ad una rappresentazione ancora più autentica dell’esperienza della guerra. Riflettendo con Silvia Cesco sulla matrice esperienziale comune che sottendeva le opere dei due pittori da me presi in esame, abbiamo convenuto che tra esplosioni e dolore, nelle contrapposte trincee, si intrecciavano anche canti e note musicali di cui sono rimaste tracce nei canti popolari italiani. Si è così deciso di completare il mosaico multicodice dell’incontro con un suo contributo specifico che cercherà di recuperare ed analizzare, in modo diretto e/o indiretto, tracce di una narrazione sonora, più o meno trasversale, di momenti e vissuti che, nell’immediato ed anche in seguito, potevano non avere avuto libero accesso alla parola.

Nel sito dell’Associazione Mosaici di Vita ho trovato queste parole: “Dentro ad un grande mosaico la bellezza di ciascuno contribuisce alla bellezza di tutti.” Mi hanno ricordato le parole dello psicoanalista Donald Meltzer: “La qualità evocativa del rapporto tra opera d’arte ed interprete, tra interprete e fruitore può essere accostata al modello dell’intimità madre-bambino, al loro reciproco donarsi ed interrogarsi.” Il mosaico realizzato mettendo assieme molte tessere nella preparazione, si continuerà attraverso gli interventi dei relatori, di cui in seguito trovate un profilo biografico, ma potrà completarsi e trovare pienamente il suo senso, come ogni processo creativo, nell’incontro con i fruitori, con i partecipanti per cui è stato pensato.

Roberto Boccalon

Profilo biografico dei relatori


Roberto Boccalon

Medico specialista in psichiatria e psicoterapeuta con formazione analitica. Per trent’anni ha lavorato come dirigente medico nei Servizi di Salute Mentale, prima a Reggio Emilia e successivamente a Ferrara. Attualmente svolge attività clinica e di formazione come libero professionista. Ha approfondito lo studio dei meccanismi psicologici correlati ai processi creativi e delle modalità di una loro valorizzazione in ambito clinico e formativo. Già docente a contratto presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Ferrara e direttore dell’Istituto di Psicoterapia Espressiva di Bologna. Ha tenuto Seminari presso diverse Università italiane. ed ha svolto attività di consulenza, ricerca, formazione e supervisione clinica in diversi contesti istituzionali sanitari, sociali, ed educativi. Attualmente docente a contratto dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e dell’Università Cattolica di Milano. Co – direttore della Collana Arte e Psiche, Edizioni Magi. Autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche di psichiatria, psicologia dei processi creativi e psicoterapia espressiva. Presidente dell’International Association for Art and Psychology (IAAPs). Vive e lavora a Bologna.


Silvia Cesco
, chitarrista e laureata D.A.M.S. ha svolto attività concertistica internazionale come solista e in formazioni da camera ed orchestrali, con particolare attenzione al repertorio di autori contemporanei. Suona ora principalmente repertorio popolare in piccola formazione e piccola orchestra. Ha realizzato inoltre incisioni discografiche, e Masterclass in Italia e all’estero. Nata e cresciuta a Venezia, vive a Bolzano dove insegna Chitarra e Musica d’insieme alla Scuola di Musica Vivaldi. Fa parte di IAAPs da alcuni anni e ne è vicepresidente.


Nevio Del Longo
è psicologo e psicoterapeuta. Docente di Psicoterapia dinamica breve presso il C.I.S.S.P.A.T. di Padova. Docente a contratto dell’Istituto Salesiano di Venezia e già docente a contratto della Scuola di Specializzazione in neuropsicologia dell’Università di Trieste. E’ stato collaboratore del prof. dr. Max Lüscher. e attualmente dirige l’Istituto Italiano “Max Lüscher”. E’ membro del Comitato scientifico della Fondazione Internazionale Max Lüscher (Stiftung) di Basilea e dell’Int. Ärztegesellschaft für Lüscher-Color-Diagnostik. E’ inoltre membro dell’Association International Gaston Bachelard e dell’International Association for Art and Psychology (IAAPs). Ha pubblicato numerosi saggi fra cui: Il Test dei colori di Lüscher. Manuale di diagnostica in età evolutiva (FrancoAngeli, 2011), La rêverie in psicoanalisi. Immaginazione e creatività in psicoterapia (FrancoAngeli, 2018) e il saggio Gaston Bachelard e le vie dello spirito (Mimesis, 2021). Dai confini dell’umano (2024) è la prima raccolta di poesie. E’ autore di numerosi articoli di psicoterapia e psicodiagnostica comparsi in Riviste italiane ed estere.

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