È un romanzo di 279 pagine dello scrittore italiano Fabio Bacà del 2021.

Perché leggere questo libro?

Perché è stato finalista alla 76° edizione del Premio Strega e rientra nella cinquina

del premio Campiello del 2022.

Nova di Fabio Bacà (Adelphi) è un thriller psicologico di ampio respiro, che all’inizio non si comprende e poi si legge in un crescendo, per il desiderio di capire dove l’autore ci vuole portare.

La storia è oscura, cupa, feroce. Il protagonista Davide è un neurochirurgo, con una moglie ed un figlio, e conduce una esistenza come molte altre. Ma ad un certo punto, un evento apparentemente banale, cambia la sua vita e tutto quello che lui conosce del cervello non lo aiuta.

È un libro che si comprende soltanto alla fine, nella lettura delle ultime pagine e da lì iniziano le riflessioni di chi lo ha letto.

È inevitabile domandarsi il significato del bene e del male, della relazione con sé stessi e quella con gli altri, del senso della propria e altrui esistenza.

Ma su tutto emerge l’interrogativo oscuro: cosa scegliere tra l’essere dominati o sul dominare la violenza latente in ognuno di noi? E ancora: chi sono davvero le persone che amiamo?

Domande che l’autore lascia irrisolte, per lasciare la risposta a noi, suoi lettori.

«C’è un Potere dentro di noi»

[…] «La società moderna reprime gli istinti che non comprende o che non le

fanno comodo. Inibisce l’aggressività individuale perché ritiene che confligga

con l’idea di civiltà.

La violenza è un potere ambiguo, che ha bisogno di essere controllato: se

non lo domini, dominerà te. E non puoi controllare qualcosa che neghi”.