La nostra associazione è grata per il dono della canzone dal titolo “Mosaici di Vita” che Michela e Lucia hanno composto e musicato proprio per la nostra realtà. Il testo e la musica sono evocativi e aiutano ad entrare al cuore ci ciò che ci proponiamo e tentiamo di vivere ogni giorno in casa Mosaici, nella quotidianità fatta di momenti molto belli e anche di grandi fatiche. Il ritornello dice: “Mosaici di vita, questi i nostri piccoli tasselli, i nostri insoliti problemi che si tramutano in lunghi attimi, perché c’è un palco di sogni e un inchino ai nostri percorsi” e sottolinea in modo poetico ciò che si vive a Mosaici. Ci sentiamo spesso come se fossimo una fisarmonica che a volte accoglie tante persone e non c’è un minuto di silenzio e in altri momenti fa respirare pace, calore e tranquillità. Gli “insoliti problemi” hanno a che fare col senso profondo dell’esistenza che si scontra e si incontra con la realtà della vita degli ospiti presenti in comunità e che, attraverso un lavoro di accompagnamento e vicinanza, può portare ad intravvedere percorsi che aprono a vie nuove, nella speranza di poter realizzare inaspettati scenari.

Grazie di cuore Michela e Lucia perché avete colto nel segno l’anima della nostra associazione.

Ascolta il brano su Spotify:

CHI È MICHELA MIGNONE?

Nasce a Portogruaro il 26 marzo 1976 e a nove anni inizia gli studi di chitarra classica sotto la guida del M° Livio Marcorin. Continua a studiare privatamente con lui presso la Fondazione Musicale “Santa Cecilia” di Portogruaro (Ve) e dopo aver conseguito la maturità linguistica, nel settembre del 1999 si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Durante gli ultimi anni dei suoi studi tiene numerosi concerti sia in qualità di solista che in duo con il M° Marcorin, curando le musiche di scena di alcune rappresentazioni teatrali e incontri di poesia. Successivamente frequenta le masterclass tenute dal noto concertista e didatta M° Emanuele Segre presso il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro e, vinta una borsa di studio, intraprende una breve attività concertistica in duo di chitarre. Laureata nel 2004 in Lingue e Letterature straniere all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, comincia un’intensa collaborazione nel mondo scolastico sia come insegnante di lingue che di educazione musicale. Facendo tesoro delle pluriennali esperienze come corista e cantante amatoriale, decide in quest’ultimo periodo di cimentarsi nel repertorio solista della musica pop, arrangiando per voce e chitarra classica e acustica, brani famosi sia del panorama internazionale che cantautoriale italiano. Nel dicembre del 2016 pubblica il suo primo lavoro discografico da solista dal titolo “Una voce tra le corde”, in cui Michela Mignone sa rivisitare alcuni brani celebri e di differente melodia con originalità e talento interpretativo; li sa ricondurre alle sue caratteristiche vocali, al colore della sua voce che sembra una cosa sola con la chitarra. La Mignone infatti suona il suo strumento d’elezione con una perizia tale da appropriarsi del brano e darne la sua versione con estrema naturalezza” (cit. di Virginia Baradel). Nel 2012 consegue l’abilitazione all’insegnamento del metodo Yamaha ed è stata docente dei corsi di chitarra classica, acustica e canto presso la Yamaha Music School “Emozional…mente” di San Donà di Piave-Jesolo. Si dedica con passione all’attività didattica per bambini e ragazzi realizzando svariati progetti musicali presso scuole statali primarie e dell’infanzia, spaziando da laboratori di musica corale, body-percussion, musica d’insieme con strumentario Orff, ukulele. Si è occupata per alcuni anni del laboratorio musicale del Coro “Bellincanto” del C.e.o.d. di San Donà di Piave, che ha diretto e seguito nel suo percorso di educazione al canto e di espressione di sé attraverso la musica. Inoltre è strumentista e corista nella “Compagnia Cantante delle Ciacoe Scete” dedita al canto popolare delle donne nel lavoro, durante il periodo della guerra, nei canti di protesta e in quelli d’amore. L’incontro fortuito con la poetessa veneziana Lucia Bigarello l‘ha resa partecipe di una nuova e fruttuosa esperienza lavorativa, che l‘ha trasformata in compositrice musicale di una ventina di brani inediti.

CHI È LUCIA BIGARELLO?

Lucia Bigarello ha insegnato per 20 anni inglese e ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Desiderio Inutile (Libro italiano, premio selezione poesia 1997), Un sonno blu (Lietocolle nel 2004), Nell’amore e il silenzio (Campanotto Editore, nel 2008), Epistolario d’amore (Supernova edizioni nel 2019). Ha scritto il suo quinto libro intitolato “Voltinversi” (Supernova Edizioni). Ha dato voce poetica a pittori e fotografi e le sue liriche sono state inserite in numerose antologie. Negli ultimi anni è diventata autrice di testi di canzoni per alcuni musicisti con i quali tuttora collabora, tra i quali Duoversi e Michela Mignone. Con lei ha registrato anche un video clip sulla canzone “Un sonno blu”, composta ispirandosi al libro che porta lo stesso titolo. Inoltre ha scritto i testi e le poesie per l’evento dello scorso dicembre intitolato “Fiore di azzurra notte”, con le voci liriche delle Amicantica, con l’accompagnamento e le composizioni al pianoforte del maestro Massimiliano Bigazzi e il coordinamento del regista Marco Bellussi.

IL PROGETTO “LA NEVE NEL MARE”

Il progetto delle due autrici è quello di scrivere e musicare seguendo una precisa identità, cercando di dare un’immagine sensibile percorrendo un panorama improntato al genere pop con contaminazioni swing e jazz, senza precludere nel loro programma la possibilità di spaziare verso nuovi orizzonti musicali. La sensibile originalità sta nella ricerca di una scrittura semplice e attuale, ma istintiva e intuitiva, sfiorata alle circostanze di ogni nostro giorno, che comprende anche i silenzi intesi come attimi di intensa ispirazione. Il progetto è quello di esprimere i vari stati d’animo in cui ogni persona si possa immedesimare anche da diverse angolazioni e contemporaneamente quello di vedere e sentire ogni canzone con vera interiorità. Le due artiste hanno scelto di musicare e scrivere testi in modo moderno, toccando i temi classici dell’amore e del dolore in tutte le loro sfaccettature, i dubbi e le difficoltà del quotidiano, ma anche la bellezza della natura e della vita che continuano a sorprenderci con le loro meraviglie. L’intento è quello di catturare l’amore per la musica e le parole emozionando l’ascoltatore con la dolcezza e la delicatezza delle note suggestive di Michela che si fondono con i versi di Lucia in totale armonia.

IL TESTO “MOSAICI DI VITA”

Scrivono Michela e Lucia: “Questa canzone è stata scritta e dedicata a tutti coloro che vivono e operano in Casa Mosaici di via Casebianche. Ogni tassello del mosaico è un timbro di nuova vita che dona pace e speranza anche ai sentieri più impervi. Con l’augurio che Casa Mosaici possa essere un palco di sogni per tutti coloro che vengono accolti a braccia aperte, e che i nuovi itinerari che nascono in questa realtà, diano linfa e calore all’esistenza dei più fragili e di chi sta soffrendo seminando il loro percorso di radici multicolori”.

Ecco il testo:

Ho incontrato varie solitudini
Appese alla corteccia degli alberi
Ho rinnovato il voto al cielo
Non è mai solo chi ama il proprio pensiero.
Ti ho seguito nei tuoi sentieri più stretti
Ti ho ascoltato nei tuoi itinerari più impervi,
Ma è qui che ritrovo la pace Dove tutto tace, tutto tace e tutto piace.

RIT.: Mosaici di vita
Questi i nostri piccoli tasselli
I nostri insoliti problemi
Che si tramutano in lunghi attimi
Perché c’è un palco di sogni
E un inchino ai nostri percorsi.

Ho incontrati radici multicolori
E fantastiche finestre di fiori
Da qui uscirà aria d’estate
Nulla è più fugace, nulla dove tutto tace.

RIT.: Mosaici di vita
Questi i nostri piccoli tasselli
I nostri insoliti problemi
Che si tramutano in lunghi attimi
Perché c’è un palco di sogni
E un inchino ai nostri percorsi.

C’è Dio e non è mai nascosto tra i rami,
Guarda bene, ascolta…
C’è Dio che ci vede e ci segue
Nei nostri solchi più profondi
E non ci lascia soli,
Ma ci accoglie in queste stanze intinte di speranze.

RIT.: Mosaici di vita
Questi i nostri piccoli tasselli
I nostri insoliti problemi
Che si tramutano in lunghi attimi
Perché c’è un palco di sogni
E un inchino ai nostri percorsi.